L’agorà digitale anche nel caso della cisterna ribaltata.

L’agorà digitale anche nel caso della cisterna ribaltata.

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Un video girato da un automobilista è diventato virale.

Un video (ripubblicato da Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra) del 65enne conducente dell’autocisterna ribaltata il 10 marzo sulla tangenziale di Napoli è diventato subito virale su tutti i social. Appena dopo l’accaduto l’autista sceso dalla motrice del camion è stato immortalato da un automobilista presente sull’arteria stradale interessata dall’incidente, che riprende l’uomo ferito alla testa, sanguinante e sotto shock, con una bottiglia di acqua tra le mani, in attesa dei soccorsi. Ma l’autista sembra un pseudonimo giornalista che gli rivolge delle domande e viene da chiedersi che al di là le autorità competenti faranno il loro percorso se era giusto fare la domanda “E comm t si accapputtat?…

Compassione zero perchè invece di aiutare questa persona sotto shock e di sincerarsi delle sue condizioni si sia pensato a fare un video ove alla fine si deduce una parola, sotto voce, davvero offensiva “sta tutt umbriac”. Ma lo sapete che gli è stato sottoposto in modo immediato l’alcoltest, attraverso l’etilometro, da parte delle forze dell’Ordine ed è risultato negativo. Un degrado sociale perchè in tal caso non si può essere cosí egoisti perchè l’autista ha rischiato la vita ed è stata evitata una strage. Non può essere il primo passante a cercare di delineare le dinamiche dell’incidente, se sia stata una distrazione o se poteva essere esplosa una gomma o ancora se avesse il cellulare mentre guidava o ancora se ha avuto un colpo di sonno. La spettacolarizzazione mediatica del dolore sta diventando sempre più protagonista nei mass media e sui social network ed è triste di come stiamo perdendo empatia e solidarietà tra di noi. La priorità doveva essere offrire aiuto e non fare illazioni…

Come afferma l’articolo 8 del Codice di deontologia dell’attività giornalistica cresce la distanza tra la rilevanza sociale e l’entità del fatto, senza alcun rispetto per le persone coinvolte:

Salva l’essenzialità dell’informazione, il giornalista non fornisce notizie o pubblica immagini o fotografie di soggetti coinvolti in fatti di cronaca lesive della dignità della persona, né si sofferma su dettagli di violenza, a meno che ravvisi la rilevanza sociale della notizia o dell’immagine.

Il 65enne dopo i controlli di rito all’Ospedale Cardarelli è in buone condizioni di salute anche se ancora sotto shock perchè non riesce a farsi capace come sia accaduto tutto ciò. Abbiamo raggiunto a telefono un suo parente, suo figlio, che ha dichiarato:

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