Il libro di Anna Copertino: “Maradò”, viaggio emozionale nella Napoli di Maradona
A poco più di un anno dalla scomparsa del Pibe de Oro Diego Armando Maradona, la giornalista Anna Copertino ha pubblicato il 20 gennaio scorso “Maradò”, edito da Homo Scrivens, che raccoglie una serie di racconti sull’indimenticabile campione argentino. La prefazione di questo libro è di Maurizio de Giovanni, alternandosi alla sua figura ex compagni di squadra del calcio Napoli come Giuseppe Bruscolotti, Alessandro D’Alatri, Gianfranco Gallo, Gennaro Silvestro, Rino Cesarano, Nunzia Schiano, Romolo Acampora, Cristiana Sinagra ma anche giornalisti, personaggi dello spettacolo, persone che lo hanno conosciuto, sfiorato, amato. In questo capolavoro letterario si delinea la figura di Diego Armando Maradona e soprattutto quello che ha rappresentato per i tifosi e la città di Napoli. “Maradò” è quindi anche un libro sociologico, con un’analisi di un popolo e della sua città, delle abitudini e dei costumi di un periodo storico. Un coro di voci che hanno amato veramente Diego, quello scugnizzo che palleggiava con le arance, che correva oltre il vento e ogni parola che volesse colpirlo. Le stesse che, nel cammino verso il Paradiso, hanno donato le loro emozioni, quelle che Diego ha lasciato nel cuore e nell’anima di chi lo amerà per sempre. Recentemente è stato presentato anche al Salone della Lega Navale Italiana, in via Caio Duilio, 6, a Castellammare di Stabia con la presenza di Patrizia Chierchia, presidente Lega Navale di Castellammare di Stabia, dell’assessore Diana Carosella, con delega alla Cultura del comune di Castellammare di Stabia, dell’assessore allo Sport del Comune di Castellammare di Stabia Gaetano De Stefano e dello scrittore Tonino Scala.
“Maradona vive nel mio cuore, nel ricordo del giorno in cui l’incontrai. Era primavera, grazie al dottore Emilio Acampora, amico di mio padre. Un sorriso indimenticabile, sotto una cascata di riccioli neri, un cuore immenso e generoso con tutti quei giovani che in fabbrica lo guardavano tra l’incredulo e le lacrime per l’emozione di averlo vicino, poterlo abbracciare e fare una foto con lui. Un tempo dove non vi erano i social e i selfie, ma eravamo ancora circondati dal bello dell’abbracciarci in un’intimità che era solo nostra e rendeva indissolubile il ricordo. Sono semplice e passionale, vivo di emozioni, esattamente come quando avevo diciotto anni. Era il 5 luglio del 1984, uscii dal parco di casa mia, al viale Augusto 79, quartiere Fuorigrotta, sorridevo ed ero felice come tanti altri che si recava-no, arrivando da vicino o da lontano, allo stadio San Paolo di Napoli. Vi entrai pochi prima che lui giungesse. Proprio li dove per 7 anni è stato e resta il Re indiscusso. Da casa, quando non andavo allo stadio – con Papà, mio fratello e gli zii – ho sempre ascoltato dal vero, i sussulti, i cori, le canzoni e il “bordello” per il pallone. Conservo ancora la bandiera che mia madre cucì e che dal 5° piano, dove abitavamo, srotolammo fin giù al 1°. La stessa a cui aggiungemmo le vit-torie ottenute. Questo è un libro di emozioni e di ricordi che danno valore alla grande di-gnità e forza del popolo azzurro partenopeo. Perché giocare a pallone, non è di tutti”.
SINOSSI
Maradò è l’urlo infinito e liberatorio di un popolo di adepti, di persone semplici, talvolta invisibili che dal D10S hanno ricevuto riscatto, dignità e un’energia salvifica. La grandezza di Maradona non si chiude nella sfera sportiva, la sua è una potenza ecumenica che ha avuto un impatto inarrivabile. Esiste il Maradona che vive sulle pagine patinate e nei quadri più preziosi di collezionisti elitari. E poi esiste il Maradò che riverbera nelle preghiere delle baracche, nell’utopia che diventa possibilità, nel sogno che si trasforma in realtà. In questo libro ci sono le testimonianze di chi Maradona lo ha conosciuto, come sportivi e giornalisti, che ne svelano aneddoti inediti e suggestivi. Ma c’è anche la voce del popolo, del “Pueblo”, per cui viveva e ardeva Diego, e che improvvisamente ha scoperto la strada di un Paradiso nascosto e da sempre proibito. Fino al giorno in cui qualcuno ha intonato: “Maradò, Maradò”!
NOTE BIOGRAFICHE
Anna Copertino, giornalista napoletana, dirige la web tv Road Tv Italia e scrive per il magazine Informare. Per Homo Scrivens ha curato l’antologia Un giorno per la memoria (2018), dedicata alle vittime di mafia e camorra, opera vincitrice del Premio Morante.