Al Tram va in scena lo spettacolo teatrale di Gianluca D’Agostino: “Da Est a Ovest”.
Dal 6 all’8 dicembre 2024 va in scena al TRAM il nuovo spettacolo teatrale “Da Est a Ovest”, di e con Gianluca D’Agostino e Rossella Amato, vincitore del Premio di drammaturgia della 60esima edizione de “Il Vallecorsi”. Una commedia che esplora la vita di coppia, Ade e Sim, due anime che si incontrano, si amano, si scontrano e si ritrovano nel corso della vita. I protagonisti danno vita a una storia d’amore, amicizia e complicità, travolta dalle onde impetuose della vita. Un rapporto profondo e complesso, che si snoda attraverso le diverse fasi dell’esistenza, tra incontri e scontri, silenzi e incomprensioni, momenti di luce e ombre del passato. Lo spettacolo affronta con delicatezza e profondità – senza rinunciare a momenti di comicità e sorrisi – temi universali come l’amore, l’amicizia, la famiglia, il tempo che scorre inesorabile, la memoria che affiora con i suoi bagliori e le sue ombre; le difficoltà di gestione della famiglia, il rapporto con i figli, la frustrazione del non realizzato, i vuoti dei silenzi e dei non detti, l’incomprensione dell’incomunicabilità, il senso di fallimento, l’insoddisfazione del sacrificio, l’impossibilità di tenere i sogni in vita.
“Da Est a Ovest” è una metafora del ciclo della vita, un viaggio emozionale che prende spunto dal percorso del sole, dal suo sorgere al suo tramontare. Come il sole, anche la vita nasce, cresce, raggiunge il suo apice e poi declina, in un ciclo continuo di rinnovamento. Ade e Sim, come due viaggiatori, si muovono lungo questa traiettoria, affrontando le sfide e le difficoltà che la vita pone loro davanti.
Il regista Gianluca d’Agostino indaga, in modo intenso e significativo, le personalità e il vissuto dei personaggi creando un ritratto toccante, ricco di sfumature e autentico della condizione umana, sottolineandola fragilità dei sentimenti e dei rapporti nella società moderna. Lo stesso afferma: “Nell’epoca della globalizzazione e del consumo sfrenato, anche i sentimenti e i rapporti assumono un carattere di merce usa e getta. Piuttosto che curare o provare a riparare le crepe, tendiamo a gettare tutto in favore del nuovo, anche noi stessi e le persone che amiamo.” Aggiunge: “Durante la stesura del testo mi sono lasciato ispirare dalla pratica giapponese dei vasi rotti, che rappresenta per me una filosofia di vita molto poetica. Alla base di questa tecnica c’è l’idea che dalle ferite e dalle crepe possa nascere una forma superiore di perfezione estetica e interiore. I vasi rotti non sono gettati via, ma riparati. I pezzi sono ricomposti tra loro sottolineando le spaccature attraverso l’oro. Le ferite e le crepe sono mostrate con orgoglio e assumono un valore e un significato ancor più prezioso. Questo testo chiude una trilogia che ho chiamato del doppio. Ne fanno parte L’anniversario Reloaded e Aspettando che spiova.”
Con la sua intensa drammaturgia e la sua emozionante interpretazione, “Da Est a Ovest” si preannuncia un’occasione per riflettere sul senso della vita e delle relazioni umane, lasciandosi trasportare dalle emozioni di un viaggio indimenticabile.
DA EST A OVEST
Testo e regia: Gianluca d’Agostino
Con: Rossella Amato e Gianluca d’Agostino
Scene: Carmela Rosamilia realizzate dagli allievi del corso di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Costumi: Noemi Orabona
Musiche originali: Bluenne – Maurilio Riccio – Antonio Vitelli
Luci: Rossella Coppola
Fonica: Rebecca Carlizzi
Produzione: LeFalsePartenze