All’Oasi di Bosco Camerine, dal 16 al 19 agosto, entra dal vivo “Le Notti di Santa Sofia”
Il Comune di Albanella in collaborazione con l’Associazione Meridiani, organizza presso l’oasi di Bosco Camerine dal 16 al 19 agosto, la manifestazione “Le Notti di Santa Sofia”, un evento che rientra nel finanziamento della Regione Campania con fondi POC 2014/2020 per l’intervento di rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Ospiti delle serate saranno Alessandro Bolide, Maria Bolignano, Gigi & Ross e Andrea Roncato che con i loro spettacoli intratterranno i partecipanti che potranno degustare anche i piatti tipici locali. Prima delle esibizioni degli artisti, previste alle ore 22:30, si terranno per i bambini, dalle ore 18:00, le rappresentazioni delle fiabe nel bosco e passeggiata sugli asinelli lungo il sentiero di Santa Sofia. Con la manifestazione “Le Notti di Santa Sofia”, l’amministrazione comunale di Albanella, che si avvale della collaborazione dell’Associazione Meridiani, un’associazione reduce dal successo della rassegna “Un libro sotto le stelle” a bordo del traghetto Acquarius della Tra.Vel.Mar. con la Rai Campania e la Fondazione Campania dei Festival, promotrice del progetto sulla sicurezza stradale “Sii Saggio, Guida Sicuro” in collaborazione con Isoradio, la Regione Campania, l’ANCI Campania e tutte le Forze dell’Ordine, vuole porre una maggior attenzione alla promozione ed alla valorizzazione del territorio ospitante. In particolare, nel corso della manifestazione, sarà data la massima visibilità ad una particolare eccellenza del territorio, un prodotto unico ed ancora poco noto alle masse: la Rosa di Santa Sofia, “un fiore, autoctono, tipico del territorio di Albanella che assume in se la storia, le leggende, i miti, l’innovazione scientifica e lo sviluppo economico del territorio” come spiega il sindaco di Albanella, Renato Josca. Questo fiore cresce spontaneamente ad Albanella, in una zona all’interno dell’oasi di Bosco Camerine, in prossimità del pozzo che porta il nome della Santa Patrona. La particolarità di questa rosa sta nella credenza che indica proprio la Rosa di Santa Sofia come il fiore da cui poter estrarre l’universalmente famoso “elisir dell’eterna giovinezza”. Questa credenza sul potere cosmetico del fiore ha radici molto lontane perché anticamente le donne del posto erano, appunto, solite lavarsi il viso con uno speciale infuso di petali della “rosa di Santa Sofia, preservando così nel tempo la propria bellezza. Il particolare potere insito nella rosa sarebbe da attribuirsi proprio a Santa Sofia come lo avrebbe donato come simbolo di riconoscenza verso il popolo albanellese, per averla protetta dai suoi persecutori. Questa è la leggenda secondo la quale, proprio da questa particolare rosa selvatica, sarebbe possibile estrarre un particolare elisir in grado di conservare giovinezza e purezza. “Oggi a seguito di approfonditi studi scientifici, realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno, il mito delle Rose di Santa Sofia sembra essere ad un passo dall’essere realizzato, dando così vita quel elisir di lunga vita che da sempre ha rappresentato il sogno di molti. Un mito che potrà dare vita ad una vera e propria filiera commerciale interamente radicata e sviluppata sul territorio di riferimento, diventando al tempo stesso un eccezionale veicolo promozionale oltre che un prodotto esclusivo e di eccellenza. A questa singolarità non possiamo non aggiungere il fatto che la stessa Santa Sofia, da cui deriva il mito delle rose della giovinezza, è la protettrice dell’intelletto e quella quadra tra territorio ed evento, alla base di ogni progetto di sviluppo territoriale diventa pressoché perfetta” ha dichiarato il sindaco Renato Josca.
La finalità della manifestazione, è quella di diventare un volano promozionale necessario alle bellezze del territorio, alla sua cultura ed alle sue tradizioni, ma sarà anche la cassa di risonanza per una ricerca scientifica, cosmetica e farmacologica, di rilevanza universitaria che potrebbe generare una fondamentale ricaduta economico occupazionale sul territorio di riferimento.