I gioielli dell’artista Claudio Monti: quando l’oreficeria è emozione



I gioielli più belli di artista che abbia mai visto pochi giorni fa a Villa Domi e voglio farvi conoscere anche a voi l’artista Claudio Monti, alias Munà, e presentare le sue opere d’arte è una sfida insolita fra le forme, le immagini, la curva del metallo e il fascino della parola, la seduzione del senso, l’interpretazione. Sopranominato anche con l’appellativo di “Visionario” perché il senso della vita è nel suo desiderio che ha dita per modellare forme e occhi per accarezzarle seguendo le propri visioni autoindotte. A prescindere dal materiale con cui sono fatti, i suoi gioielli sono un omaggio alla femminilità partendo da monumenti in miniatura, dalle forme più diversificate possibili evocanti immagini con misteriosi poteri di trasformazione. Riprendono strutture fondamentali della città di origine, dell’energia, di condizioni umane che ritornano e segnano un’esistenza. Collane, bracciali, orecchini e anelli della sua collezione hanno un valore è nel concetto e in chi l’ha fatto: Munà.
Questi gioielli d’arte sono stati definiti da Carl Gustav Jung come archetipi (da Arché origine, principio e Typos forma, modello) . Ogni gioiello è una forma, un interpretazione diversa della sua origine, in un certo senso una individualizzazione del collettivo che permea le nostre anime e per questo ci appare carico di quella forza creatrice che ogni volta si rinnova. Artisticamente Munà nasce 2017 per esprimere le proprie sensazioni attraverso il mondo del gioiello d’artista. Claudio Monti, con la sua spiccata personalità ed eccentricità, ha da sempre coniugato il presente con il passato dando vita ad un ambiente culturale di discussione e confronto con straordinari risultati apprezzati anche dalla critica. Lo stesso su New Mediapress Magazine ha dichiarato: “parto dal simbolismo della cultura storica popolare napoletana, dandogli una contemporaneità del tutto personale, mescolando in ogni impianto vari tipi di materiali. La materia è data dalla terra, perciò è il Vesuvio, che erutta di tutto, anche cultura e tradizioni, rimanendo costantemente a mezz’aria tra sacro e profano. Mettendo fuori un po’ il proprio modo di essere, le proprie origini.






Indossare uno dei gioielli di Munà significa indossare un’opera d’arte, in comunicazione costante con la persona che lo porta e con chi viene a contatto perchè “Il gioiello è arte sul corpo”, un’affermazione di Klaus Wölfer, direttore artistico del Bundeskanzleramt di Vienna.

