Il libro di John Steinbeck: “Uomini e topi”: la storia di due bindlestiff

Il libro di John Steinbeck: “Uomini e topi”: la storia di due bindlestiff

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Arriva nelle librerie e sulle piattaforme e-commerce editoriali online il testo Uomini e topi”  di John Steinbeck, tradotto da Michele Mari ed edito da Bompiani, che poggia le basi come una pièce teatrale, senza fronzoli né inutili divagazioni. Questo libro racconta la storia di due braccianti Lennie Small, un omone ritardato, e George Milton, un uomo furbo, che sognano semplicemente lavorando in tanti ranch della calda California, come tantissimi altri lavoratori bisognosi, di una speranza per tirare avanti e accettare una vita dura e spietata per diventare un giorno grandi proprietari terrieri. Insieme si sostengono a vicenda, riempiendo i rispettivi vuoti e, in qualche modo, facendosi coraggio l’uno con l’altro. Ambientata in uno stato americano degli anni ’30 devastato dalla grande depressione. Uno stile di narrazione condotto agevolmente e scorrevolmente che si sviluppa nel corso di sei brevi capitoli attraverso un linguaggio secco, asciutto e con i frequenti inserti dialogici, delineando gli effetti di un tipo di narrazione condotta in chiave naturalistica. Il lettore ne rimarrà quasi sommerso da questo racconto del celebre scrittore americano e in tanti vi domanderete: è l’affetto sincero che ha vinto, oppure no?

Buona lettura!

SINOSSI

«Un libro semplicemente perfetto» – Nick Hornby

George Milton si occupa da sempre con ferma dolcezza di Lennie Small, un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Il loro progetto, mentre vagano di ranch in ranch, è trovare un posto tutto per loro a Hill Country, dove la terra costa poco: un posto piccolo, giusto qualche acro da coltivare, e poi qualche pollo, maiali, conigli. Ma le loro speranze, come “i migliori progetti predisposti da uomini e topi” (è un verso di Burns), sono destinate a sbriciolarsi. Il ritratto di un’America soffocata dalla crisi e di un’umanità gretta e gelosa nella drammatica rappresentazione di un maestro della letteratura. Scritto nel 1937 e destinato a un pubblico di uomini semplici come George e Lennie, “Uomini e topi” è una breve storia ricca di dialoghi, un piccolo gioiello di scrittura, pensato da Steinbeck per essere messo in scena in teatro e al cinema: e così è successo, sul grande schermo e a Broadway. Ma «Uomini e topi» resta prima di tutto un romanzo indimenticabile. Questa edizione propone nella nuova traduzione di Michele Mari un racconto di impegno, solitudine, speranza e perdita che resta uno dei libri più letti e più amati della letteratura mondiale. Introduzione di Luigi Sampietro.

NOTE BIOGRAFICHE

John Steinbeck, autore di numerosi romanzi e racconti, è uno dei massimi esponenti della letteratura americana e della cosiddetta “Generazione perduta”. Nel 1962 gli viene conferito il Premio Nobel per la letteratura.
John Ernst Steinbeck dopo aver frequentato la Stanford University senza mai laurearsi, compare sulla scena letteraria con opere minori finché non raggiunge la notorietà con Pian della Tortilla (1935) a cui seguono molti romanzi racconti e saggi tra cui Uomini e topi, La lunga vallata, Furore – opera grazie a cui Steinbeck riceve il Premio Pulitzer e il National Book Award -, La luna è tramontata, La valle dell’Eden, Quel fantastico giovedì, Viaggio con Charley. Il favore della critica nei confronti di Steinbeck si basa soprattutto sui romanzi naturalistici a tema proletario che scrisse negli anni Trenta; è in queste opere che la sua costruzione di ricche strutture simboliche e i suoi tentativi di trasmettere qualità mitopoietiche e archetipiche nei suoi personaggi sono più efficaci.
Dalle sue opere sono stati tratti numerosi film di successo, che hanno aumentato la popolarità dello scrittore.

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