Il libro di Raffaele Morelli: “Vivere senza pesi mentali”
Molto spesso viene da chiederci come mai ci tormentiamo con rimpianti, rancori e sensi di colpa invece di liberare la mente da tutto ciò. Tutti quanti viviamo con la paura perenne di aver sbagliato qualcosa o rabbie vissute ma c’è un modo per affrontare i pesi mentali riguardando il nostro rapporto con l’interiorità e ritrovare il mezzo della confessione come gli antichi. Ebbene c’è lo scrittore e psicoterapeuta Raffaele Morelli che ha pubblicato un libro intitolato “Vivere senza pesi mentali”, edito da Mondadori e del contenuto di 138 pagine, in uscita in tutte le librerie dal 23 novembre 2021. In questo meraviglioso libro si affronta la tematica di come liberarsi dai pesi mentali che ci opprimono continuamente in questa vita tormentata e come ritrovare la leggerezza dell’anima. Attraverso 7 capitoli impareremo a eliminare questi pesi mentali: Essere perfetti è il peso mentale più diffuso; Contrastare il dolore lo rende più opprimente; Il lato sognante allevia il carico dei pensieri; I ragionamenti schiacciano la spontaneità; La creatività è la miglior cura contro i pesi mentali; L’eros libera dal fardello della falsa identità; Farsi condurre dalle immagini eterne. Lo stesso Raffaele Morelli afferma che “dobbiamo capire che ci possiamo liberare dei sensi di colpa quando la tua personalità più profondità e nascosta comincia a mandare delle inclinazioni che non stai ascoltando. Insomma i sensi di colpa e i rancori sono il vecchio che c’è in noi come un bambino che non vuole crescere. Dobbiamo uscire dall’idea che noi siamo così e non farci paralizzare da questi traumi, facendoci dimenticare che essendo esseri unici abbiamo ognuno delle inclinazioni uniche senza colpevolizzarti e cercando di affrontare quel modello mentale che vuole essere più forte di noi. Nella nostra vita interiore ci sono due burattinai: un burattinaio esterno noto come “il vampiro” che ci dice come devi essere contro i pesi mentali e un burattinaio interiore “il navigatore” serve a portati dove andare per affrontare qualunque disagio con l’azzeramento dell’identità. Buona lettura!
SINOSSI
Perché continuiamo a tormentarci con rimpianti, rancori e sensi di colpa? È possibile liberarsi dai pesi mentali che ci opprimono e ritrovare la leggerezza dell’anima?
«La mente tormentata nasce e si forma dal ragionamento continuo sugli affetti, le emozioni, i sentimenti, sui traumi che ci sono capitati, gli amori finiti, i fallimenti, gli abbandoni. Passiamo il tempo a dirci come dobbiamo essere, che cosa abbiamo sbagliato, a rimpiangere il passato, a vivere di sensi di colpa, a cercare di essere perfetti. Così la mente si riempie di zavorre, di “pesi mentali”, che finiscono per gravare sulla nostra vita interiore, per condizionarci e farci credere che siamo solo i disagi che viviamo.» Questo libro è un percorso per alleggerirsi dai pesi mentali grazie a una serie di passaggi che derivano da anni di lavoro con i pazienti. Scardina molti luoghi comuni del pensiero, molte idee ripetute in psicoterapia ma lontane dai codici dell’anima. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, lasciamo a terra le zavorre, si dissolve il piombo che ci inquina, ci avviciniamo al nostro Sé profondo, ci sentiamo più leggeri, più autentici, più felici.
BIOGRAFIA RAFFAELE MORELLI
Raffaele Morelli è medico, psichiatra e psicoterapeuta.
Dirige da molti anni la rivista Riza Psicosomatica e i suoi studi e il suo lavoro psicoterapeutico si sono orientati nel campo delle malattie psicosomatiche. La sua ricerca è rivolta agli aspetti simbolici del corpo umano e della malattia. É il presidente dell’Istituto Riza (da cui nasce la Scuola di Formazione in Psicoterapia ad indirizzo psicosomatico, riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica il 24/10/94) e vice-presidente della SIMP (Società Italiana di Medicina Psicosomatica), si dedica alla formazione psicoterapeutica di medici e psicologi.
Il professor Morelli è inoltre conosciuto al grande pubblico perché ha spesso preso parte a numerose trasmissioni televisive, sia in Rai che in Mediaset, durante le quali ha dato prova della sua grande cultura, della profonda passione per il suo lavoro e, soprattutto, della sua volontà di scoprire a fondo la psiche umana attraverso numerose analisi e nuovi punti di vista.
Sia nei libri che nei tanti video e interventi televisivi, il professor Morelli pone spesso l’accento sulla centralità dell’individuo, il quale è l’unico responsabile degli accadimenti della sua vita.
Egli sostiene, infatti, che non bisogna mai giustificare i comportamenti con scuse assurde. Cita ad esempio i casi in cui attribuiamo un nostro errore a ferite passate, mai rimarginate, che hanno segnato per sempre la nostra esistenza. Se ci si trova a vivere momenti particolari, è semplicemente perché si è scelto di farlo. Bisogna solo capire che per vivere diversamente, per abbandonare le ansie e le paure, basta accettare il cambiamento e abbandonarsi all’arrivo della felicità.
La medicina per ogni male si trova dentro ognuno di noi! Non esistono pillole che curano i mali di vivere, ma soltanto la nostra forza interna, desiderosa di rimettersi sempre in moto.
Persino quando una persona ingrassa, può ricominciare a stare bene nel momento in cui si rende conto di poter cambiare la propria situazione in autonomia. Il professor Morelli sostiene che, poiché la fretta caratterizza il nostro stile di vita, essa si trasferisce a tavola e condiziona il nostro pasto “imponendoci” di mangiare in tempi rapidi. Al contrario sarebbe opportuno rallentare sia gli uni che gli altri tempi per vivere meglio, mangiare in maniera più sana e non ingrassare. Il corpo va nutrito con cura perché è l’energia più grande che possediamo.
Uno dei consigli che il dottor Morelli dà per migliorare se stessi, è di immaginarsi nelle vesti di un’altra persona, affrontando la cosa come un esercizio di cambiamento, cercando quindi di tagliare nettamente il legame con l’abitudine che, per forza di cose, contraddistingue il proprio essere e le proprie giornate.
Bisogna amare sé stessi ed apprezzare i propri difetti per poter essere realmente felici. È questo il principio sul quale deve fondarsi un’esistenza piena e serena.