Il Covid-19 svuota di nuovo le città italiane: “Solo buio e deserto”

Il Covid-19 svuota di nuovo le città italiane: “Solo buio e deserto”

 520 visite totali,  2 visite oggi

I silenzi, la crisi economica e il virus porteranno alla fine del paese. Tanta amarezza e tristezza nelle persone. Per i gestori di bar, di ristoratori, di pub, i tassisti e altre categorie le chiusure alle ore 18:00 è stato un duro “colpo di grazia”.

Nessuno avrebbe immaginato che la seconda ondata da Covid-19 potesse incrementare, di un fattore di 10, i contagi in tutto il nostro paese ma a tutto ciò c’è la risposta del contenuto di un documento, pubblicato da 10 studiosi italiani “operazione verità”, a tutti gli errori commessi nella gestione dell’epidemia dalle Istituzioni, in particolare dal Governo Conte. Il documento, pubblicato sul sito della Fondazione Hume, analizza i 10 dossier ritenuti strategici: tamponi di massa, scuole in sicurezza, dati epidemiologici accessibili, tracciamento, assembramenti e sanzioni, terapie intensive, distanziamento sui mezzi pubblici, vaccini antinfluenzali, medicina del territorio, Covid hotel. Il risultato finale di tali errori hanno portato solo i sacrifici degli italiani, rinchiusi in casa tra marzo e aprile, in fumo perchè non è stato assolutamente fatto niente nei mesi dopo il lockdown. Le gravi omissioni dei mesi estivi, quando molto si poteva fare e poco è stato fatto. Per molti mesi si è detto che la situazione italiana era migliore di quella di altri paesi europei. Che senso ha ripetere questa barzelletta se in realtà gli altri paesi come i paesi asiatici, l’Australia e la Nuova Zelanda hanno gestito l’epidemia con molto più successo di noi e avrebbe dovuto insegnare qualcosa a chi ci governa. Si è ritornata nella situazione drammatica della prima fase sperimentata, agli inizi di marzo, anche se stavolta conciliare l’economia e la tutela della salute, in una situazione drammatica, risulta davvero difficile con le chiusure più o meno severe e tempestive che stanno investendo il portafoglio degli italiani che hanno tanto investito sulle loro attività commerciali e con la diffusione di panico e paura che si sta alimentando tra le persone. Infatti, l’economia funziona bene solo se la gente non ha paura, ma questo mini-lockdown ha riportato nelle persone di nuovo tanta paura. E’ tutto fuori controllo!!! Molto spesso si sente dire da tutti le seguenti parole “Siamo oltre la disperazione, alla tragedia più totale, al collasso, ci hanno messo in ginocchio e ci prendono in giro”. A queste parole viene solo da dire che tutto l’esecutivo ha fallito su tutti i fronti perchè non è stato capace di mantenere basso il numero dei contagi attraverso misure di contenimento come eseguire dei tamponi di massa coinvolgendo i centri diagnostici privati e anche gli stessi medici curanti. Una capacità ampia di monitoraggio virus (400.000 tamponi al giorno) di fare tamponi avrebbe rallentato ancora oggi il diffondersi dell’epidemia. Anche il valore della scuola pubblica si è fatto perdere ai nostri figli con l’adozione delle videolezioni a distanza che si sarebbero potute evitare con la riduzione del numero di alunni per classe ed evitando assembramenti nel sistema di trasporti locali. Nonostante il buon lavoro dei docenti in questa veste, per la seconda volta, si è arrivati anche alla disuguaglianza di istruzione dovuta per lo più all’esclusione di tanti studenti per mancanza di device, per inadeguata connessione internet e in parte anche per condizioni familiari difficili. Inoltre, la lotta contro l’epidemia si vince partendo dalla conoscenza dei dati epidemiologici indispensabili per capire la trasmissione del virus con il tracciamento del contact tracing informatico che in Italia avrebbe dovuto essere l’app Immuni ma che ha fallito il suo obiettivo. Poi la la beffa che solo 1.300 dei 3.500 posti aggiuntivi di terapie intensive, previsti dal governo a maggio scorso, siano operativi. La cosa che in molti si chiedono perchè nei mezzi pubblici, un importante luogo di diffusione del contagio, si hanno assembramenti senza intervenire. E allora ecco la fatidica domanda: «Ma quali assembramenti vogliono evitare?». Sarebbero i ristoranti, i bar o i pub le attività da collassare… Come si evince nulla è stato realizzato e adesso occorre che gli errori commessi non si ripetano in futuro per scongiurare di ripeterli in futuro, una volta domata la seconda ondata, se dovremmo fronteggiare anche la terza. Solo subito soldi per i più colpiti e per tutti i settori colpiti ( mondo dello spettacolo, del cinema, della musica, dell’arte, della moda e del teatro) dalle nuove limitazioni del lockdown generalizzato di questa emergenza sanitaria del Covid-19, senza lasciare indietro nessuno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

error: Il contenuto è protetto