Il maestro pasticciere Pietro Sparago due volte medaglia d’oro al Campionato mondiale “The best panettone of the world 2021”
Il concorso ideato dalla Fipgc ha visto la partecipazione di oltre trecento pastry chef. Sindaco: “Un riconoscimento che premia le produzioni locali garantendo una filiera di qualità“
Il maestro pasticciere Pietro Sparago premiato a Roma con due medaglie d’oro e una menzione speciale nell’ambito del Campionato mondiale “The best panettone of the world 2021”. Il concorso ideato dalla Fipgc (Federazione internazionale pasticceria, gelateria, cioccolateria) ha visto il pastry chef casertano confrontarsi con delegazioni provenienti da Cina, Giappone, Australia, Stati Uniti, Brasile e gran parte d’Europa. Scelto fra oltre trecento candidati, Sparago – titolare della pasticceria ‘Re di dolci’ e socio di Confcommercio Caserta – ha ottenuto un riconoscimento per il suo panettone classico realizzato con cubetti d’arancia, uvetta e cedro ed un ulteriore premio per il panettone innovativo al gusto ‘strega e cioccolato fondente’ che ha conquistato la giuria per la qualità dei prodotti, la cura dei dettagli, la riconoscibilità dei sapori e l’identità conferita al panettone dal suo profumo. “Queste medaglie mi riempiono di orgoglio – ha dichiarato al termine della cerimonia il maestro pasticciere – perché sono il risultato di anni di lavoro e sperimentazioni. Chi utilizza il lievito madre sa che si tratta di un prodotto in continua evoluzione che richiede esperienza, grande cura e soprattutto creatività. La ricetta infatti non è mai uguale a se stessa e impone sempre passi in avanti se si vuole crescere e migliorare. Il riconoscimento della Federazione riveste per me un valore enorme perché conferma che sono sulla strada giusta“. “Le eccellenze casertane ancora una volta conquistano la scena internazionale – ha dichiarato il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – mostrando competenze, talento e creatività e garantendo al tempo stesso una importante vetrina per la promozione dei prodotti tipici locali. Tutto ciò fa bene al made in Italy e contribuisce ad alimentare una filiera certificata e di qualità”.