Intervista a Mario Basile, un cantante emergente da tenere d’occhio

Intervista a Mario Basile, un cantante emergente da tenere d’occhio

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Una frase che si rispecchia nel cantante partenopeo Mario Basile che abbiamo intervistato è quella dello zio Henry (Albert Finney) nel film “Un’ottima annata”: “Quando trovi qualcosa di buono, Max, devi coltivarlo, devi lasciare che cresca“. L’artista napoletano, dal sound sud americano, ha evidenziato un ottimo rapporto tra forza di volontà e umiltà per formare la graduazione perfetta di un cantante. Sta facendo parlare di sè per il nuovo brano “Colombiani”, uscito dopo un anno, infiammando il social Tik Tok a suon di views. Il brano, prodotto dalla CC Record di Consueto Cremato, in uscita il 27 marzo scorso ha letteralmente riscosso un grande successo lanciando la Colombianimania con tutti, da tutta Italia, a ballare questo video con migliaia di video Tik Tok. Per conoscere meglio Mario Basile l’abbiamo contattato rivolgendole alcune domande.

Leggi la nostra intervista a Mario Basile!

Ciao Mario Basile e benvenuto sul mio portale. Parlaci un po’ di te?

Ciao sono Mario Basile e sono onorato di rilasciare la mia intervista a voi. Sono un ragazzo nato a Nola, in provincia di Napoli, da una famiglia di musicisti che ha da sempre avuto il culto della musica. Da piccolo ho iniziato a studiare tanti strumenti e poi a frequentare il Conservatorio di Musica di Avellino diplomandomi a 17 anni in strumenti a percussione.

Nel nuovo singolo “Colombiani”, che nasce dalla mentalità gomorriana, molte delle parole utilizzate provenienti dalla serie de “Gomorra” come Ce magnam i Colombiani hanno influito sulla composizione del brano. In che modo?

In verità questa famosa parola “Ce magnam i Colombiani” è un’espressione molto antica a Napoli, utilizzata molto prima del film Gomorra, e ho usato tale frase per aiutare le persone ad autocaricarsi e a darsi energia e forza per affrontare qualsiasi prova nella vita. Allo stesso modo di “in bocca al lupo” uno può utilizzare questa espressione per una sorta di sfida e di coraggio.

La tua lingua è divenuta non solo un modo di parlare o di scrivere, ma anche un modo di vedere il mondo?

La mia lingua risalta le mie origini colombiane, essendo vissuto per tanti anni in America Latina, e poi cantando, per più di dieci anni, salsa e producendo tanta musica latino-americana. Tornando a Napoli nel 2019 ho quasi smarrito la padronanza del dialetto napoletano e cerco di parlare sempre in italiano perchè ho paura di sbagliare qualche termine napoletano. Il mio modo di cantare è strettamente personale proprio perchè c’è un influenza latina, sia nella mia forma scritta sia di composizione.

Che cosa vuoi comunicare con la tua musica?

Con la mia musica voglio comunicare ben poco se non che portare più emozioni e divertimento. Attualmente penso che le parole contino niente per la società frenetica che ci ritroviamo e sopratutto ora con la Pandemia, le persone hanno bisogno più di ritmi che diffondano energia. Infatti, con la mia musica, dal linguaggio semplice e dal sound sud americano, cerco portare ritmo ed energia in un continente europeo, che rispetto a quello latino-americano, ne ha più risentito di questo Coronavirus per una diversa mentalità di vita.

Il brano “Colombiani” facilmente ballabile e orecchiabile, in stile urban, è da subito spopolato sul social Tik Tok. Quale è il segreto di essere diventata una star Tik Tok?

In realtà ho cercato di creare un brano che girasse intorno ai quindici secondi, tutto intorno a una frase e un ritmo semplice, che tutti gli italiani potessero cantare e ballare. Non so quale sia stato il segreto di essere diventato, in poco tempo, la star del social Tik Tok ma che che esiste un modo di fare musica per le persone e non per se stessi. “Colombiani” è il brano di connessione personale con le persone.

Questo non è il tuo primo singolo da cantante. Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali, Covid permettendo…?

Il mio primo singolo da cantante è stato quello di Pino Daniele “Yes I Know my way” rivisitato nella versione salsa, uscito nel 2015 con la Planet Records, per cui è iniziata la mia carriera discografica con l’etichetta internazionale cantando salsa e ho prodotto in seguito altri cinque singoli, diventate delle vere hit nell’America Latina. Nel 2019 ho composto la prima canzone “Core” poi “Vattene”. Il mio prossimo progetto discografico uscirà, permettendo il Covid-19, un brano sempre dallo stile ritmico e urban. Tanti progetti di collaborazione con la Joe Stassi Events – Production per alcuni brani in uscita prossimamente.

Auguriamo a Mario Basile di cuore un meritato successo e di portare sempre avanti questa sua piccola rivoluzione musicale, insolita e nuova al grande pubblico.

Di seguito il video su Youtube del brano “Colombiani” in featuring con Rocco Di Maiolo e Mamadou:

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