Emergenza Covid Campania, in tanti ammalati ma nessuno li contatta

Sistema sanitario in affanno e posti letto in esaurimento. Aumentano i contagi tra il personale sanitario.
Il sistema sanitario in Campania è davvero in affanno e ogni giorno i vari programmi di informazione ci raccontano che, nonostante l’enorme lavoro di tutto l’apparato sanitario, la sanità campana abbia fatto poco per affrontare la seconda ondata del Covid-19. L’unica nota di rilievo è che i dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario attualmente sembra ci siano in quantità sufficienti ma manca la necessaria assistenza ai malati a casa e ai presunti casi positivi venuti a contatto con persone infette che non vengono neanche contattati. In molti riferiscono che hanno provato a chiamare il numero verde Covid della Campania 800909699 per informazioni innumerevoli volte senza esito positivo. Quest’emergenza saniraria ha messo alla luce un sistema sanitario che per molti anni non ha saputo trovare soluzioni a problemi oramai atavici come la carenza del personale, le strutture non adeguate all’accoglienza e mancanza di percorsi Covid. C’è anche il timore tra gli stessi operatori sanitari, che sono impegnati in prima linea a fronteggiare l’epidemia nei vari setting del servizio sanitario, di essere esposti al rischio di infezione a causa di turni di lavoro incalzanti, fatica fisica, riduzione delle risorse umane e in alcuni casi precarietà organizzative. Un alto livello di stress psicologico oltre che fisico per il timore di contrarre l’infezione e di trasmetterla ai propri familiari, elevata mortalità, sofferenza per la perdita di pazienti e colleghi, separazione spesso prolungata dalla famiglia, cambiamenti nelle pratiche e procedure di lavoro, necessità di fornire un maggiore supporto emotivo ai pazienti in isolamento, fatica fisica legata all’utilizzo dei dispositivi di protezione. Eppure le Istituzioni si erano promesse di non lasciarli soli in questa guerra sanitaria!!!
Premesso che penso non sia l’ora delle polemiche e di cercare di chi sono le eventuali responsabilità, di criticare chi non ha fatto questo o quello, adesso dobbiamo affrontare questa maxi emergenza rimboccandoci tutte le mani sopratutto le Istituzioni politiche che ad oggi hanno adottato misure inefficienti ed è il tempo di agire, dandoci da fare tutti. Il contributo di ognuno di noi può essere importante senza pensare che gli operatori sanitari da soli possano essere gli unici ad affrontare il problema ma è fondamentale prevenire la diffusione del virus rispettando le regole anticovid e a rispettare questo secondo mini-lockdown.

